Dott. Marco Loguercio
Consulente Tecnico
Alpha Solutions, Food and Ingredients
mlo@alpha-solutions.it

Il settore lattiero-caseario si trova ancora una volta di fronte a nuove sfide.

Le conseguenze della pandemia, la guerra russo-ucraina, le tensioni geopolitiche, lo squilibrio tra domanda e offerta, il clima eccezionale, l’inflazione stanno plasmando un futuro diverso, accelerando quei cambiamenti strutturali avviati prima della pandemia e ponendo il lattiero-caseario di fronte a nuove minacce e opportunità.

Il contesto attuale

La pandemia di COVID-19 ha provocato una serie di situazioni che hanno influenzato sia la domanda che l’offerta. A livello globale, l’entità degli effetti è stata diversa in base ad area geografica e relative capacità commerciali, disponibilità di risorse, strutture di mercato. Il settore lattiero-caseario è stato in grado di agire rapidamente e riprendersi dall’impatto iniziale della pandemia, che ha accelerato quei cambiamenti strutturali già in atto nel settore, i quali potrebbero avere effetti a lungo termine.

La pandemia ha avuto l’impatto più grave sui prezzi globali del burro, poiché si è verificata una diminuzione della domanda di grassi del latte da parte dell’Ho. Re. Ca.. Per quanto riguarda il commercio globale, i rallentamenti e la diminuzione dei trasporti hanno creato vincoli nella catena di approvvigionamento, con effetti su esportazioni e importazioni. Adattamento e mitigazione sono le strategie adottate dal settore per far fronte a ulteriori gravi impatti; le esportazioni sono tornate alla normalità nel 2021.

All’inizio del 2022, le preoccupazioni per il COVID-19 erano piuttosto modeste rispetto alla minaccia di una possibile guerra tra Russia e Ucraina, scoppiata nel febbraio 2022. Ciò ha finora influito su commercio, produzione e, di conseguenza, sull’equilibrio tra domanda ed offerta.

Il 2023 è iniziato con molte incertezze, in particolare a causa dei tassi di inflazione registrati nel 2022. La pubblicazione di febbraio 2023 dell’Indice FAO dei prezzi alimentari evidenziava una tendenza al ribasso dei prezzi (-28,6 punti, ovvero -17,9% dal picco raggiunto a marzo 2022). La pubblicazione più recente (2 giugno 2023) evidenzia per maggio 2023 un calo di 3,4 punti (2,6%) rispetto ad aprile e di 35,4 punti (22,1%) rispetto al massimo storico di marzo 2022. Cali significativi hanno interessato anche i prezzi dei prodotti lattiero-caseari (-3,9 punti rispetto ad aprile, ovvero -3,2%, e -25,5 punti, equivalente a -17,7%, rispetto a maggio 2022). Le ragioni risiedono nella forte riduzione dei prezzi internazionali del formaggio dovute ad ampia disponibilità per l’export, alle scorte, al contesto di maggior produzione di latte nell’emisfero settentrionale.

Il prezzo del latte alla stalla è da sempre caratterizzato da ampia volatilità. Nonostante i livelli incredibilmente alti raggiunti nel 2022 a livello mondiale, gli allevatori hanno dovuto affrontare molte sfide (condizioni climatiche estremamente difficili, aumento dei costi, etc.), che hanno spinto gli aumenti dei prezzi e hanno influito negativamente sulla produzione di latte. Le stime più recenti indicano un calo dei prezzi, confermando le ipotesi fatte ad inizio del 2023 da diversi fonti (ad esempio, USDA, Teagasc, etc.). Il report LTO (EDF-ZuivelNL) dei prezzi di aprile 2023 commenta questi cali come conseguenza della revisione dei prezzi al ribasso da parte delle principali aziende lattiero-casearie, nonché del raffreddamento del mercato stesso.

Sfide e azioni possibili

Inflazione

In generale, come riportato dall’Istat, all’inizio di quest’anno la pressione generata dall’inflazione è apparsa moderata. Ciò è dovuto al calo dei prezzi dell’energia, facendo prevedere un graduale aumento dei tassi di interesse nei principali Paesi. L’aumento del costo della vita e l’erosione del potere d’acquisto hanno, avuto in generale, conseguenze negative sia sui consumatori che sulle industrie, che hanno cercato possibili soluzioni per superare i costi extra. I paesi in cui il reddito è medio/basso, tutto ciò può rappresentare un alto rischio di insicurezza alimentare e povertà. Nei Paesi ad alto reddito i consumatori hanno reagito, tra le varie cose, optando per prodotti a marchio del distributore (+20,8% di market share nel 2022 in Italia). Secondo le stime preliminari, a maggio l’inflazione ha ripreso la sua discesa dopo la risalita di aprile, attestandosi ai livelli registrati a marzo (+7,6%). Le dinamiche riflettono l’andamento dei prezzi dei beni energetici. Nel settore alimentare, l’Istat rileva un’attenuazione della crescita dei prezzi dei prodotti trasformati, contribuendo alla decelerazione dell’inflazione (+6,1%).

 

Consumatori: nuovi bisogni e aspettative

Le aspettative, le esigenze ed i desideri dei consumatori sono cambiate negli ultimi anni. Il consumatore cerca prodotti più sani, più nutrienti, alimenti in grado di ridurre l’impatto sull’ambiente e che possano far parte della routine culinaria casalinga. Pertanto, poiché la funzionalità e la sostenibilità rappresentano due caratteristiche importanti nel comportamento di acquisto, il lattiero-caseario deve cercare strategie a lungo termine per soddisfare i consumatori. I recenti studi che rivalutano i benefici per la salute dei prodotti lattiero-caseari potrebbero aver contribuito a questo rinnovato interesse per latte e derivati.

Il consumo di alimenti a base vegetale, in particolare di prodotti che sostituiscono il latte da bere, è aumentato, in particolare in Europa, Asia e Nord America. I motori di questa tendenza sono la maggiore attenzione alle tematiche ambientali e la necessità di prodotti “più sani” (es., intolleranza al lattosio). Tuttavia, la loro sostenibilità ambientale e i benefici per la salute sono contestati. D’altra parte, i prodotti lattiero-caseari possono fornire alimenti nutrienti e sani, anche destinati a gruppi affetti da intolleranza al lattosio che non scelgono alternative vegetali. L’impatto complessivo a lungo termine di prodotti a base vegetale su latte e derivati non è ancora chiaro, sebbene i loro tassi di crescita siano robusti anche se partendo da una base bassa.

A bordo per superare i problemi ambientali

Il mondo del latte si impegna da tempo nella riduzione degli impatti ambientali.

Iniziative come Pathways to Dairy Net Zero ne sono un chiaro segnale. Da un lato, il mondo scientifico si sta rivolgendo a strumenti e linee guida utili per calcolare correttamente i reali impatti di settori (l’IDF ha pubblicato lo scorso anno un aggiornamento dello standard IDF global Carbon Footprint per il settore). Dall’altro lato, sono già disponibili importanti strategie per l’efficienza nei processi di trasformazione del latte. La bio-protezione è una di queste, come anche le soluzioni utili a trattenere dai flussi secondari il maggior numero possibile di nutrienti.

Gli sforzi di settore per discutere di politiche e norme ambientali con le istituzioni saranno elevati, visti anche gli ambiziosi obiettivi e le situazioni diverse nelle varie regioni del mondo. Nuove regole per le emissioni di gas serra nel settore lattiero-caseario (come in Irlanda, con i limiti alle emissioni settoriali stabiliti dal governo – riduzione del 25% entro il 2030 per l’agricoltura) sono benvenute; tuttavia, la fattibilità e sostenibilità economica devono essere considerate per consentirne l’implementazione, soprattutto da parte dei produttori di latte.

Finanza, riflettori puntati sul settore alimentare

Il settore alimentare è in crescita. Secondo le previsioni OCSE-FAO, la produzione agricola crescerà del +1,1%, in particolare nelle regioni a medio e basso reddito. Le proiezioni evidenziano anche maggiori investimenti per migliorare la produttività. Inoltre, il settore alimentare offre cibo a una popolazione in crescita, che ha raggiunto gli 8 miliardi di persone nel novembre 2022 e si prevede aumenterà a 9,7 miliardi nel 2050 (ONU, 2022). Di conseguenza, la domanda di cibo sarà maggiore: le proiezioni vedono un +1,4% del consumo alimentare globale nei prossimi 10 anni, trainato dalla crescita della popolazione.

Nel complesso, l’agroalimentare appare al mondo finanziario un settore sicuro e proficuo. Oggi, secondo Vitón, vi investono 730 fondi. Sebbene il settore agroalimentare riceva meno del 2% degli investimenti effettuati dai maggiori player finanziari, ci si aspetta un aumento delle cifre investite. Queste tendenze sono opportunità, soprattutto perché una certa percentuale di tali investimenti mira a mitigazione del cambiamento climatico, innovazione, protezione della biodiversità, sviluppo.

Per contrastare l’effetto della situazione attuale, il settore alimentare dovrà agire per stimolare limitazioni ai prezzi elevati prolungati per input produttivi ed energia e sfruttare l’interesse della finanza.

Prodotti dairy da colture cellulari: minaccia o opportunità?

Le tecnologie di coltura cellulare applicate alla produzione di proteine del latte hanno scosso bruscamente il mondo del latte negli ultimi anni in quanto presumibilmente considerate produzioni “animal-free” più sostenibili e più etiche. Inoltre, il latte da coltura cellulare viene presentato come più salutare sia per la salute umana che per il pianeta.

Nel 2021, uno studio ha esaminato il livello di approvazione da parte dei consumatori per latte e derivati da coltura cellulare: il 78,8% del campione intervistato era probabilmente o sicuramente disposto a provarli e il 70,5% probabilmente o sicuramente disposto all’acquisto. Vale la pena notare che le aspettative da parte del consumatore su questi prodotti sono alte.

Le aziende foodtech e biotech (Wilk, Opalia, 108Labs, Remilk, etc.) hanno lanciato i loro progetti per produrre latte e derivati “animal-free”. Alcune hanno stabilito i loro impianti di produzione in paesi tradizionalmente lattiero-caseari (ad esempio, l’isrealiana Remilk in Danimarca). Di recente, l’israeliana Remilk è stata la prima azienda ad ottenere l’approvazione regolatoria per la produzione da parte del Ministero della Salute israeliano.

Il futuro dei prodotti da coltura cellulare è ancora incerto. In primo luogo, sarà importante stabilire definizioni giuridiche chiare per la protezione dei consumatori. In secondo luogo, il vantaggio putativo per salute ed ambiente deve essere dimostrato attraverso una solida ricerca scientifica. Per la carne da colture cellulari, una recente pubblicazione scientifica ha valutato la sostenibilità ambientale della produzione a breve termine, concludendo che gli impatti saranno probabilmente di ordini di grandezza superiore alla produzione media di carne bovina se per la produzione verranno utilizzati terreni di crescita altamente raffinati. Inoltre, la convenienza economica è un altro punto critico. Infine, ma non meno importante, il settore specifico deve ancora crescere e trovare i suoi target: punta a nutrire il mondo o offre alternative per consumatori di nicchia? Data la loro purezza e l’elevato livello di sicurezza alimentare, potrebbe trattarsi di una produzione complementare, con ingredienti utili per alimenti a fini medici speciali?

Per il mondo del latte, è ancora troppo presto per vedere in questi prodotti una minaccia globale. Tuttavia, il settore deve tenere gli occhi aperti e seguire da vicino questa tendenza emergente: potrebbe esserci spazio per migliorare latte e derivati convenzionali e, di conseguenza, per incentivare la risonanza comunicativa per questi prodotti.

Dairy, un futuro luminoso

Nuove sfide stanno avanzando per il settore lattiero-caseario.

Il cambiamento strutturale in atto a livello mondiale sta evidenziando le debolezze e suggerendo possibili azioni. Se i produttori di latte sono chiamati a un’intensificazione sostenibile, i trasformatori devono affrontare la necessità di processi e logistica ancora più efficienti. Le ambizioni sono alte, ed i consumatori sempre più esigenti.

Tutti gli attori della filiera lattiero-casearia hanno prospettive diverse, ma molti obiettivi in comune. Per questo motivo, la loro azione congiunta è la chiave per minimizzare le minacce e massimizzare le opportunità.

ALPHA-SOLUTIONS segue costantemente le dinamiche internazionali che interessano il settore lattiero-caseario. Questa attitudine ha permesso all’azienda di ottenere il meglio per dare il meglio ai propri clienti, rappresentando così un’opzione strategica per accelerare i progressi della trasformazione casearia verso le sfide future.

Riferimenti

Acosta, A., McCorriston, S., Nicolli, F., Venturelli, E., Wickramasinghe, U., ArceDiaz, E., Scudiero, L., Sammartino, A., Schneider, F., Steinfeld, H. (2021). Immediate effects of COVID-19 on the global dairy sector, Agricultural Systems, Volume 192, 2021, 103177, ISSN 0308-521X. Doi: https://doi.org/10.1016/j.agsy.2021.103177

EDF-ZuivelNL International Milk Price Comparison. Milk price comparison April 2023.

https://cdn2.assets-servd.host/zuivel-nl/production/images/Melkprijsonderzoek/ZuivelNL_EDF-ZuivelNL-Milk-price-comparison-April-2023.pdf

FAO, 2023, World Food Situation. FAO Food Price Index.

https://www.fao.org/worldfoodsituation/foodpricesindex/en/

OECD/FAO (2022), OECD-FAO Agricultural Outlook 2022-2031, OECD Publishing, Paris. Doi: https://doi.org/10.1787/f1b0b29c-en

Vitón, R. (2022). Investment Funds in the Food and Agriculture Sector: A Fertile Ground for Investors. Dans: Sébastien Abis éd., Le Déméter 2022: Alimentation: les nouvelles frontières (pp. 301-318). IRIS éditions.

https://www.cairn.info/le-demeter-2022–0011662118-page-301.htm?contenu=resume

Zollman Thomas O. and Bryant C. (2021). Don’t Have a Cow, Man: Consumer Acceptance of Animal-Free Dairy Products in Five Countries. Front. Sustain. Food Syst. 5:678491. doi: 10.3389/fsufs.2021.678491